Come far dormire sereno il tuo neonato: Consigli per le Mamme che Faticano a gestire la routine serale e notturna

Avere tra le braccia una minuscola creatura appena venuta al mondo è probabilmente una tra le più indimenticabili esperienze che si possano fare nella vita. E’ un periodo ricco di luci e ombre, gioie e fatiche, momenti di profonda contemplazione ma anche di sincera disperazione e incomprensione di ciò che sta accadendo.

A fine giornata è molto frequente sentirsi non solo stanche, bensì sfinite, cercando di fronteggiare tutte le azioni necessarie alla cura del piccolo nuovo arrivato (o arrivata), magari di altri fratelli/sorelle, la casa etc..

Uno degli aspetti che i neogenitori possono percepire come una “via crucis quotidiana” è proprio quella del pianto e, sopratutto, del sonno.  Come possiamo affrontare questi aspetti fisiologici della crescita del nostro neonato senza perdere  di vista la nostra salute mentale e godere anzi di una routine condivisa?

“Stare” nel pianto

Uno dei primi pensieri che può attraversare un neogenitore è: “ Ma come fanno a urlare tanto??”. Il pianto di un neonato può essere molto disturbante per chi non è abituato a sentirlo, e anche per chi è maggiormente avvezzo ad esso. Ciononostante, è possibile “stare nel pianto”; accettare che il pianto sia, e di fatto è, un atto comunicativo da parte di una piccola creatura ancora priva del dono della parola. Pensiamo a quanti significati il pianto può trasmettere: ho fame, ho freddo, sono stanco, mi fa male la pancia, prendimi in braccio, ho sonno, ho il pannolino sporco, devo fare pipì, etc etc… 

Ricordarsi della potenza del contatto 

Quante volte come neomamme e neopapà abbiamo provato a utilizzare i più vari di moderni supporti per far dormire il nostro bimbo: culle, culle da mettere accanto al letto, lettini con sbarre, lettini senza sbarre, sdraiette, dondoline, passeggini etc etc.. Anche stando ore provando a convincere il nostro bimbo/a a stare dentro questi supporti, magari lasciandoli piangere disperati. Siamo davvero sicuri che questa sia la soluzione migliore? 

Come testimoniano molte ricerche, il contatto è uno dei bisogni primari dell’essere umano. Tiffany Field per esempio, psicologa e direttrice del Touch Research Institute dell’Università di Miami, ha dimostrato come il tocco” dolce” e il massaggio siano degli strumenti estremamente potenti, al punto da essere in grado di anticipare le dimissioni dei bimbi ricoverati nei reparti di terapia intensiva, stimolando la crescita neuroevolutiva dei bimbi prematuri.

“I cuccioli non dormono da soli”

Così afferma un celebre libro di Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale. “Le ricerche scientifiche cui si ispira questo libro promuovono il bisogno dei bambini di essere rassicurati anche di notte, suggerendo un intervento attivo da parte degli adulti. Occorre tener conto della fisiologia del sonno infantile e considerare i risvegli notturni come una normale tappa di crescita del sistema nervoso, mirando a una gestione dei risvegli capace di rispettare le esigenze di tutti, grandi e piccini”, afferma la studiosa.

Ricordati quindi che i bambini portano con sè bisogni naturali e innati, e noi adulti siamo chiamati a comprenderli e rispettarli, anche se questo talvolta può andare “contro” ciò che la società vorrebbe imporci, come accelerare a tutti costi il sonno autonomo del bimbo o uno svezzamento precoce.

Consigli Pratici per Affrontare le Sere con il tuo neonato

  1. Stai nel pianto: prova a empatizzare con il tuo bimbo/a, appena arrivato in questo mondo, e che ancora non può esprimere a parole i suoi bisogni: che cosa vuole comunicarmi in questo momento, con il suo pianto

  2. Prendere in braccio non è un “vizio”: i neonati necessitano il contatto come hanno bisogno del latte. La carenza di contatto nell’accudimento neonatale può avere conseguenze anche gravi sul suo sviluppo psicofisico. 

  3. Accetta che abbia bisogno di te: accetta che il tuo piccolo/a abbia bisogno di te. Completamente. Cerca di godere di questo, hai un potere immenso che questa creatura ti sta dando. Usalo in modo positivo per potergli dare l’amore che necessita.

  4. Ricorda: “I cuccioli non dormono da soli”. Accetta i risvegli notturni e aiuta il tuo bimbo/a a riaddormentarsi, è un processo fisiologico che si modificherà con la crescita.

  5. Se sei sfinita: Chiedi aiuto. La rete che ti costruisci intorno è fondamentale. 


Imparare ad accettare il bello e il brutto dell’essere neomamme è una sfida quotidiana per ciascuna di noi. É importante ricordarsi che non siamo sole e che soprattutto abbiamo le risorse interiori per affrontare questo grande e delicato ruolo a cui la Natura ci ha chiamato.

Spero il mio articolo ti sia stato utile, se hai altre domande o hai bisogno di ulteriori consigli, chiedi pure! 

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Valentina Rusconi Psicologa

Aiuto neomamme e mamme in attesa a aumentare il proprio benessere psicofisico tramite la Mindfulness Psicosomatica.

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